Museo Wagner

Il museo wagner

 

Chiude il casino, rimane il museo
Il casino storico di Venezia, ospitato dagli anni ’50 in Ca’ Vendramin Calergi racchiude molti tesori: arredi rinascimentali, sale barocche, lampadari monumentali, un’architettura unica e straordinaria; ma anche un particolarissimo e bellissimo museo: la casa museo di Richard Wagner.
Sembra strano che Venezia dia ospitalità ad un museo dedicato ad un compositore nemmeno italiano, e poi proprio nell’edificio che ospita il casino municipale. Ma il segreto è presto svelato, Richard Wagner, infatti, nel pieno della sua popolarità, che tra i contemporanei era grandissima tanto da essere definito la prima pop star della storia, aveva deciso di vivere a Venezia, a Ca’ Vendramin Calergi, per l’esattezza.
Nel 1882 il compositore affittò l’intero mezzanino del palazzo dal conte di Bardi, ma purtroppo non vi abitò con la famiglia (i quattro figli e la moglie Cosima, figlia del compositore Listz) per molto tempo: l’anno dopo, infatti, a soli 69 anni Wagner morì.

Museo e casino dal 1995
Nel 1995, per impulso dell’Associazione Richard Wagner di Venezia, aprì i battenti il museo in alcune delle sale che Wagner abitò; il palazzo era diventato ormai proprietà statale e destinato per la maggior parte ad ospitare il casino, per cui iniziò questa felice e particolare “coabitazione”. Si può certo dire che Cà Vendramin offra al pubblico due opportunità incredibili, che valgono più di un tesoro. Puntare alla roulette, scommettere al blackjack o al poker in un ambiente unico al mondo, carico di storia e opulenza vera, non copiata in plastica e nylon e che ovunque è stata ispirazione per i più grandi casino mondiali (basta contare quanti Casino Venetian esistono l mondo) e visitare la residenza del compositore più ascoltato e riverito del mondo.

Wagner e Venezia
Il museo di Wagner documenta lo speciale rapporto tra il compositore e la Serenissima, da lui visitata innumerevoli volte prima di sceglierla a dimora definitiva. Tra spartiti autentici, lettere autografe, dipinti, schizzi e gli arredi originali, tra cui spicca il pianoforte del compositore, davvero si può cogliere lo spirito e l’essenza dell’800 e del romanticismo.

Un museo ingrandito?

E’ notizia di questi giorni che il casino di Venezia chiuderà i battenti; quando non si sa, ma il sindaco Brugnaro ha deciso che il casino sulla terraferma, a Cà Noghera basta e avanza per il pubblico appassionato di gioco e casino. Eppure l’idea che Cà Vendramin chiuda il suo casino storico lascia davvero un senso di mestizia a molti affezionati frequentatori. Cà Noghera, infatti, che si trova a due passi dall’aeroporto, è stato costruito da zero sul modello dei mega casino americani. Diciamo che chiude un casino originale e italianissimo e copiatissimo all’estero e rimane aperto un casinò che vuole imitare Las Vegas o Macao, la globalizzazione porta anche a questo.
L’unica speranza che rimane è che venga accolta la richiesta dell’Associazione Wagner di poter rimanere a palazzo e, anzi, ingrandirsi musealizzando anche gli arredi storici del casinò.